Poco meno di 40 metri quadri, ma che idealmente coprono quasi 4.500 km quadrati di territorio. “La tradizione del gusto” è una piccola bottega che si è posta l’ambizioso obiettivo di offrire un vero e proprio tour enogastronomico molisano, trasportandovi su e giù per l’intero territorio regionale.
Il conducente di questo viaggio, Giovanni, da 27 anni è alle prese con veri e propri tesori alimentari, con un passato a Pietrabbondante e un presente a Isernia. Nella sua “trincea” a governare sono i sapori, mentre a voi che entrerete sarà il naso a dirigervi verso il banco del fresco dove svettano profumati pecorini, caciocavalli del Caseificio Colaciello di Frosolone o morbide ricotte del Caseificio San Felice di Cerreto di Vastogirardi. Sul versante degli insaccati il palato si farà un giretto a Castel del Giudice con i prelibati salumi di Antonelli, oppure sceglierà un’altra direzione, inerpicandosi a Sant’Angelo del Pesco dove si trovano i prodotti di Luca Lalli.
Sugli scaffali è presente Matrice con le eccellenti farine del Molino Cofelice, i dolci del Biscottificio Colangelo di Fossalto, l’extravergine d’oliva di Mastrodonato di Bagnoli del Trigno e la varietà dei conservati della Biosapori di Casacalenda (salsa di pomodoro, sottoli, confetture). Due tipologie di miele: il prodotto dell’apicoltura Scarinci di Carpinone e il millefiori dell’Azienda agricola Podestà di Bagnoli del Trigno. I prodotti da forno arrivano da Venafro, con le frese del panificio Di Mambro e i taralli “Aurino”, mentre la pasta è la Camp’oro di Sant’Elia a Pianisi.
Ururi fornisce legumi, da Castel del Giudice giungono i freschi prodotti di Melise, da Trivento arrivano i sottoli de “L’essenza della natura“, mentre l’azienda Di Maria di Campobasso porta qui delicati confetti. Dalla alte vette di Capracotta la salsa al tartufo de “Le Ife“. Molto ricco il parco “alcolici”: dai vini di Di Maio Norante di Campomarino alla cantina Cieri di Termoli, da Cianfagna di Acquaviva Collecroce ai Tenimenti Grieco di Portocannone alle Cantine D’Uva di Larino. Mentre per un fine pasto vi potete affidare a una Ratafia o a una Genziana dell’azienda Lutea di Castel Del Giudice.
Non è solo una bottega, è una piccola “Google” dei sapori molisani.
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