Nella piazza centrale di Cantalupo, piccolo centro abbarbicato lungo la strada che collega Isernia e Campobasso, c’è una vera e propria istituzione: l’Antica Trattoria Del Riccio, attività che fa ristorazione dai tempi dell’Italia coloniale, di Francesco Crispi, della Destra storica e della “Triplice alleanza”. Nata nel 1890, la sua gestione è da poco passata nelle mani di un giovane chef molisano uscito dall’Alma, la scuola di cucina di Gualtiero Marchesi, Antonello Cristillo. Il quale, dopo diverse esperienze nelle cucine di mezza Italia, ha deciso di mettere radici in Molise, la sua terra, trattando materie prima del territorio e trasformandole in grandi piatti che abbinano perfettamente tradizione e innovazione.
Capita così di poter assaggiare dell’ottimo capocollo di maiale nostrano, ma anche un prosciutto marinato, cotto a bassa temperatura e arrostito, oppure della “carne salata“, un piatto tipico del Trentino ma “molisanizzato” grazie all’utilizzo di carni esclusivamente locali.
Tra i primi (che ruotano e cambiano in base alla stagionalità e alle materie prime disponibili) nel menù troverete degli gnocchi fatti a mano con crema di peperoni e baccalà, spaghetti alla chitarra con ragù bianco oppure con noci e baccalà, ravioli ricotta e spinaci in crema di parmigiano, cavatelli crema di broccoli e salsiccia.
Stimolante la selezione dei secondi piatti, sempre molto attenti alla “brevità” della filiera e alla rivalutazione di materie prime “povere”. Con un occhio, spesso, ad altre tradizioni gastronomiche: nasce così il “gulash” di agnellone di Capracotta con cavolo cappuccio, gli “stick” di bistecche di collo di maiale marinate, impanate, fritte e condite con un intingolo di stampo asiatico a base di olio, salsa di soia, zenzero macinato, succo e buccia di limone, arancio e lime, pepe e cardamomo. Interessante e sorprendente il guanciolo di manzo e le puntine di maiale al rosmarino, entrambi cotti a bassa temperatura.
Carta dei vini affidata solo a cantine molisane, come quella di Angelo D’Uva o i Tenimenti Grieco, mentre i liquori da fine pasto sono prodotti dalla casa. Fresco e goloso quello a base di “prunus”, la bacca detta “trigno” divenuto ormai famoso per le sue proprietà antitumorali.
Sui dolci la creatività si innalza: in menù troverete, ad esempio, una pera cotta nel vino con ricotta allo strega, ma anche una mousse al cioccolato con scaglie di sale, olio d’oliva di Larino e fettine di finocchio. Un azzardo? Certo, perché all’Antica Trattoria Del Riccio si osa, con la testa a spasso per l’Italia, ma i piedi ben saldi in Molise.