Un nonno che ha lavorato come minatore in Belgio e una grande passione per la birra. Combinando le due cose, Dario Fardone, 37enne di Macchia d’Isernia, piccolo centro a pochi kilometri dal capoluogo di Provincia, si è inventato, dopo aver perso il precedente lavoro, una nuova professione: produrre birra artigianale molisana, ispirato dai profumi e sapori delle grandi birre belghe. Un’avventura che appariva come una sfida complicatissima e che invece sta riscuotendo molti apprezzamenti. I volumi di produzione si aggirano sui 1.000 litri al mese, divisi tra una “Golden Ale” con gradazione 4,8, una “Dark Ale” con gradazione 5 e una “Belgian Blond Ale” con gradazione 6. L’acqua utilizzata per la produzione viene dalle sorgenti di Pescolanciano, piccolo paese alle porte dell’Alto Molise, dove si trova anche lo stabilimento produttivo. Il marchio della “Birra Fardone” è composto da due rinoceronti posti uno di fronte all’altro, che cambiano colore in base alla linea produttiva. Perché il rinoceronte? “Perché parte di carica e non lo fermi. È testardo!” ci spiega Dario. Un animale testardo come lui che, spinto dall’affetto per il nonno minatore, ha cercato la sfida. Per vincerla.
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