Frittelle, formaggi, salumi, frittata e “panonta” di Miranda. Ravioli scapolesi, cavatelli, fusilli alla rana pescatrice. E poi la “pezzata”, le lumache, la frittura di pesce, il soffritto, il tartufo. C’è dentro tutto il Molise nel menù del “Festival dei sapori molisani”, tradizionalissimo appuntamento con la cucina tipica regionale che si tiene il 13 e il 14 agosto a Scapoli, in provincia di Isernia.
Un percorso geografico ed enogastronomico che porta le papille in tour partendo da Scapoli, verso Isernia, con una tappa a Miranda, una capatina in Alto Molise e poi via, verso la Provincia di Campobasso, passando per Jelsi fino ad arrivare alla costa molisana e alle sue straordinarie ricchezze ittiche.
Ribattezzata la “Sagra delle Sagre” ha la caratteristica di racchiudere moltissime preparazioni tradizionali in un unico appuntamento. Troviamo gli immancabili prodotti caseari, la “panonta” di Miranda e i suoi mille ingredienti, i ravioli scapolesi (garantiti dalla “Venerabile Confraternita del Raviolo Scapolese”), vera eccellenza del posto, i “maccheroni alla Monteroduni”, la carne di pecora con la “pezzata” di Capracotta, i fegatini con il “soffritto”, il tartufo, il gioiello più prezioso dei boschi molisani.
Con la “zuppa dei pellegrini” è assicurato un salto indietro nel tempo all’epoca in cui i pellegrini, per l’appunto, che transitavano sulla Via Francigena (che toccava diversi paesi molisani), ricevevano in offerta proprio questa pietanza composta prevalentemente da cicerchie o lenticchie, patate, farro. Un altro cenno gastro-storico ce lo fornisce la “polenta del brigante Centrillo”, inventata dal brigante Domenico Coia, detto “Centrillo”, tra i più importanti esponenti del brigantaggio meridionale e vero e proprio re delle Mainarde molisane nel periodo immediatamente successivo all’Unità d’Italia. Questo tipo di polenta veniva realizzata con i pochi prodotti reperibili con facilità sul territorio. Quindi, farina di granturco, funghi e, infine, insaporita con il lardo.
Occhio che se mancate a questo appuntamento il brigante “Centrillo” non la prenderà bene…