I suoi filari intrecciano da secoli la loro storia con quella del Molise. Un rapporto intimo, che ha percorso alti e bassi, ma che negli ultimi anni ha visto rifiorire un’antica passione. Sulla base di questo nuovo amore sono sbocciate numerose cantine, che ne producono di ottima qualità. È il Tintilia, il vino tipico del territorio molisano che prende il nome dal vitigno autoctono della zona.
La sua storia pare essere centenaria: come riferisce il sito www.tintilia-molise.it, alcuni studi effettuati sul Dna hanno sancito che il vitigno sia arrivato nelle terre molisane nella seconda metà del ‘700, con la dominazione borbonica. Recentemente, invece, alcune ricerche hanno portato alla luce un antico documento del 1810 dove è menzionata per la prima volta la “Tintilia” o “Tintiglia”, ed è stata rinvenuta una pubblicazione sul Bollettino Ampelografico datata 1884, a seguito di un censimento promosso dal Ministero dell’Agricoltura, nel quale la Tintilia risultava essere il vitigno più diffuso in Molise, specialmente nelle zone interne.
Nel dopoguerra la storia d’amore fra il Tintilia e i molisani ha subito un brusco rallentamento. Si registrò un progressivo abbandono delle vigne, tanto che si è arrivati a considerarlo virtualmente scomparso dalle superfici vitate regionali.
Poi la rinascita, anche grazie a una serie di aziende del territorio che sono riuscite a coniugare innovazione e qualità. Il Il Tintilia del Molise DOP Rosso è tornato così ad essere un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo locale, orgogliosamente sbandierato nelle manifestazione enogastronomiche, anche all’estero.
Al naso il vino Tintilia DOP offre un bouquet di ciliegie nere, susine e ribes, ma si possono cogliere note di spezie ed erbe aromatiche. Ha un colore rubino intenso e vivido con riflessi violacei; spezie e erbe aromatiche. Possiede una struttura importante, soprattutto nelle sua versione “Riserva“, che si ottiene solo dopo un periodo di invecchiamento obbligatorio di due anni. La storia d’amore tra il Molise e il suo vitigno, oggi, pare essere più solida che mai.
Cosa dire, la tintilia piano piano sta’ conquistando anche gli australiani. Fiero di essere molisano e di far conoscere le nostre prelibatezze!
Che bello Leo! :)