Dopo il referendum, secondo alcune fonti di Bruxelles, la Grecia avrebbe chiesto all’Europa due cose per uscire dalla crisi: la ristrutturazione del debito e un ricettario di cucina molisana. Eh già, il premier ellenico Tsipras ha capito che il territorio regionale, storicamente agricolo e ancorato a povere tradizioni contadine, è in realtà ricco di idee, di stratagemmi, di piccoli ingegni gastronomici che permettono a un piatto di essere buono, ma soprattutto economico e “resistente”. Ideale per le attuali tasche greche.
Basta fare un esperimento. Prendete una pagnotta di pane molisana, poi una prodotta, ad esempio, a Roma. Dopo un giorno la pagnotta molisana sarà praticamente identica al momento dell’acquisto. La pagnotta romana sarà già diventata dura come la pietra. La capacità di conservazione del pane molisano è paradigmatica dell’intera cucina regionale. Le zuppe di “recupero”, come il pancotto, sono centinaia. Ma poi: la pasta avanza? Poco male, il giorno successivo si prendono un po’ di uova, si sbattono, si versano in una zuppiera con la pasta avanzata e via in padella: frittata di pasta. Pasta e fagioli? Parlate con un molisano e se gli chiederete “E se rimane?” la risposta sarà “Domani è ancora più buona”. La frittata più apprezzata? Quella preparata nel periodo pasquale, composta da decine e decine con coratella, cuore, polmoni. Frattaglie, materie prime “anti-crisi” e molto molto nutrienti.
Oggi la cucina internazionale ha riscoperto le interiora che in Molise costituiscono dalla notte dei tempi un elemento base della gastronomia: trippa, “abbuot’ di agnello”, lo “ntriglio” (il ventriglio), la gelatina di maiale (prodotta con gli scarti della lavorazione del maiale). Ma anche altre parti che hanno costi ridottissimi, come i ciccioli di maiale e la testina di agnello. E potremmo continuare. Ma lasciamo spazio alla voglia di scoperta dei lettori. In ultimo lanciamo un messaggio al premier greco, Alexis Tsipras: lascia stare la troika, la Bce, l’Eurogruppo e Mario Draghi. Invitiamo ufficialmente il tuo governo a una settimana di turismo enogastronomico in Molise. Siamo sicuri che, alla fine del tour, morale e conti pubblici staranno un po’ meglio.