159 prodotti agroalimentari tradizionali, riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e inseriti in uno specifico elenco. Da carni fresche a quelle conservate, da formaggi a prodotti vegetali, da paste fresche a produzioni ittiche a bevande analcoliche, distillati e liquori. A livello enogastronomico il Molise è capace di offrire un vastissimo bacino di produzioni tipiche. Ne può vantare più dell’Abruzzo che ne ha 147, più del doppio dell’Umbria che ne ha 70, più delle Marche (con 152) e del Friuli Venezia Giulia (156). Un universo di gusti e sapori, espressione diretta di un territorio composto da montagne con cime spesso innevate, colline piene di pascoli verdi, vallate, laghi, fiumi e una piccola ma molto popolata porzione di territorio che affaccia sul Mare Adriatico. Ogni Comune, in Molise, fa storia a sé. La difficoltà degli spostamenti tra una zona e l’altra, dovuta a un territorio spesso impervio, ha avuto anche innegabili conseguenze positive. Ogni nucleo urbano, per quanto piccolo, ha sviluppato una propria “linea” di produzione agroalimentare ed enogastronomica, utilizzando materie prime in modo radicalmente diverso dal centro distante anche solo pochi kilometri. Spesso, anche all’interno dello stesso Paese, in due case distanti pochi metri, ad esempio, il pane veniva cotto in maniera diversa e assumeva caratteristiche completamente differenti. Lo stesso poteva accadere per il formaggio. La frammentazione del territorio ha portato a una straordinaria ricchezza di produzioni locali. Solo un dato: in Molise c’è un prodotto riconosciuto ogni 2.000 abitanti. Più tipici di così?