Non è un caso che abbia il colore simile all’oro. Sì, perché il miele è una delle produzioni più preziose del territorio molisano. Le api sono la spia della salubrità dell’ambiente, se ci sono loro non c’è traccia di inquinamento. Il miele nasce in un un proficuo “scambio” di interessi con l’uomo. Come? Dentro le case delle api, le arnie, al secondo piano dell’abitazione (il primo, il “nido”, è riservato alle scorte alimentari della colonia), l’apicoltore pone il melario, che contiene dei telaini, strutture rettangolari in cui le api costruiscono le loro cellette e le riempiono di miele.
In questo periodo, di massima produzione per le api grazie alla fioritura delle piante, si prende il melario, si estraggono i telaini e vengono posti all’interno di una centrifuga. La forza, appunto, centrifuga estrapola il miele dalle cellette. Che scorre da un rubinetto e viene filtrato, per togliere le ultime impurità, prima di essere conservato. In alcuni casi le cellette riempite di miele sono state sigillate dalle api. In quei casi vengono aperte con una forcina. Quella che si ricava da questa operazione è la cera di qualità migliore.