La straordinaria prestazione è segnalata negli annali regionali: il 14 gennaio del 1966, una nonna molisana, in occasione del compleanno di un nipote, preparò 876 “cancelle” in poco meno di due ore. Un record, a livello casalingo, che rimane a tutt’oggi imbattuto. Al termine del lavoro la nonna, che per comodità chiameremo Iole, si voltò verso i familiari e si limitò semplicemente a dire con un filo di voce: “Attenzione che il ferro scotta”.
Il ferro è lo strumento tradizionale a doppia piastra dentro cui vengono cotte le “ferratelle“, dette anche “cancelle“, molisane. Un dolce molto particolare, geometrico, dalla tipica trama a “cancello”, inserito nella lista dei 159 prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Molise, che racconta storie di famiglia, di affetto e di gusto.
Gli ingredienti sono semplici e genuini: farina (di frumento), uova, zucchero, olio d’oliva, lievito e limone. In Paesi come Belgio, Francia, Germania,Scandinavia e Paesi Bassi sono note come “waffle” o “gaufre”, ma la variante molisana prevede una maggiore croccantezza del prodotto.
La tradizione nella preparazione è mantenuta viva oggi dal Biscottificio Colangelo, a Fossalto, in provincia di Campobasso, che produce le “cancelle della nonna” nel pieno rispetto della ricetta originale. In onore di nonna Iole, che nel gennaio del ’66 fece l’impresa.